Villains LTD
#36
THE CONSCIENCE OF THE EMPEROR
Mongolia
Il sole tramonta sulle montagne innevate, mentre protetto da uno dei sistemi d’occultamento più avanzati del pianeta un uomo osserva quello che, nella sua mente, è il suo regno.
Nonostante i favolosi dieci anelli che ne adornano le dita, quelle che si stringono al parapetto del regale balcone sono le mani di qualcuno che scalato le montagne con le proprie sole forze e combattuto dei metallici corpo-a-corpo.
I suoi occhi vissuti osservano la figura in completo viola scuro scendere lentamente, aggraziatamente avvolta da un bagliore dorato, fluttuando alla sua altezza.
-Una vista rimarchevole. Spero di non disturbarla, Mandarino.
-Ammetto di essere un po’ sorpreso. E’ raro ascoltare un inglese che parla in cinese cercando di nascondere l’accento.
-Purtroppo ho ancora problemi con la lingua mongola, ma a mia discolpa ho iniziata a studiarla soltanto questo pomeriggio – risponde Augustus DeCeyt in questa lingua, cavandosela anche meglio che con il cinese.
-Perché non continuiamo la discussione all’interno, “Imperatore del Crimine” ? – propone il Mandarino in inglese.
DeCeyt annuisce, fluttuando a fianco dell’asiatico.
I due iniziano a camminare all’interno dell’installazione, incredibilmente avanzata ma al tempo stesso finemente decorata come un antico castello orientale.
-Ho fatto delle ricerche sul suo conto, Mandarino. E’ vero che lei è un diretto discendente di Genghis Khan ?
-Dubito che lei sia qui per discutere di questioni dinastiche – risponde il Mandarino, che osserva interessato la dorata Chiave dello Zodiaco che DeCeyt stringe nella mano destra.
-Ho sempre avuto un particolare interesse per gli imperi, Mandarino, e sarei deliziato da una discussione sul più grande impero della storia per estensione terrestre… dato che è stato un suo antenato a fondarlo… ma sono costretto ad ammettere che ha ragione. Non sono qui per parlare degli imperi del passato… ma delle conquiste del futuro.
-Lei è un uomo difficile da ignorare, professore – ammette il Mandarino, avvicinandosi alla postazione di controllo di tutti i suoi sistemi di difesa… incredibilmente simile ad un preziosissimo trono, su cui si siede mentre continua a parlare.
-Ma sono certo che capisca, professore, che una persona della mia statura sociale e della mia reputazione riceve continuamente richieste di aiuto e promesse di grandi conquiste. Ammetterò che la sua tenacia e le sue capacità mi hanno impressionato, ma gli anni mi hanno insegnato che certe alleanze non possono funzionare. Non credo che lei possa immaginare quante volte mi è stato detto “Insieme, saremmo invincibili”.
-Con tutto il rispetto, Mandarino, lei non ha idea di che cosa io sia capace di immaginare.
Lo sguardo del Mandarino si fissa sulla maschera inespressiva dell’Imperatore, poi sulla Chiave dello Zodiaco, e di nuovo sulla maschera.
-Sto ascoltando.
-E’ assolutamente innegabile che i cosiddetti “super-eroi” siano, collettivamente, diversi ordini di grandezza inferiori rispetto alle proprie nemesi quando si considerano le capacità organizzative, manageriali, contabili e di segretezza… in parole povere, è innegabile che di norma i “buoni” sono molto meno intelligenti dei “cattivi”. Tuttavia la loro forza maggiore, secondo le mie analisi, è dettata da un’attitudine che normalmente consideriamo uno svantaggio: essi si fidano gli uni degli altri. Di conseguenza, ognuno di essi ha virtualmente accesso alle esperienze degli altri. Per fare un esempio pertinente: Iron Man…-
L’Imperatore si ferma per un istante, osservando come le dita del Mandarino si stringano sul trono e nei suoi occhi brilli una scintilla d’odio.
-Iron Man potrebbe scontrarsi con Wizard ed avere accesso, in tempo reale, a tutti i dati raccolti negli anni dai Fantastici Quattro. Quando uno di essi è minacciato, tutta la comunità tende a muoversi per aiutarlo… se il Laser Vivente attaccasse gli X-Men, questi saprebbero cosa aspettarsi anche senza averlo mai incontrato. Questo è il motivo principale per cui l’ultima alleanza tra le maggiori nemesi dei super-eroi, i cosiddetti “Atti di Vendetta”, non hanno funzionato. Forse controvoglia, forse non sempre, forse pentendosene… ma i super-eroi collaborano.
-Una interessante teoria – risponde il Mandarino accarezzandosi la barba a punta – Ma è possibile per i cosiddetti “cattivi” interagire come farebbero dei super-eroi ?
-Due parole, Mandarino… Villains LTD.
-Hhmmm. Lei è un abile diplomatico, professore. Ma se io non volessi condividere la conquista del mondo con nessun altro ?
-Non è quello che le sto chiedendo, Mandarino. Immagini… la possibilità di avere accesso alle banche dati del Teschio Rosso. Agli studi interdimensionali del Dottor Destino. Alle conoscenze mistiche di Darklady. Alle mie personali abilità diplomatiche, se mi è concesso dirlo.
-Mi sta chiedendo di fidarmi di nazisti e megalomani in armatura, professore ?
-Le sto proponendo di partecipare ad una riunione informale dei più probabili prossimi dominatori del pianeta, per coordinare le nostre attività e ridisegnare il concetto stesso di “conquistare il mondo”. Una riunione di idee ed un campo fertile per le alleanze, senza una struttura centralizzata. Una sorta di G8 dei “super-criminali”… un V8, per mancanza di un termine migliore.
Il Mandarino si alza in piedi, osservando l’Imperatore dall’alto al basso. Fisicamente potrebbe spezzarlo in due senza versare una goccia di sudore.
-E se io rifiutassi, immagino che questo V8 prenderebbe determinate iniziative per ostacolarmi.
-Molto percettivo da parte sua, Mandarino. Ma non credo che lei desideri combattere nessuno degli altri “candidati”. E forse sta pensando alla possibilità di fermarmi prima che abbia convinto altri potenti alleati…
I due uomini sono faccia a faccia, adesso. Gli anelli del
Mandarino si illuminano, così come
-Sempre che questo sia ancora possibile – sottolinea DeCeyt con voce decisa.
Gli anelli si spengono, ed un mezzo sorriso si accenna sotto i baffi dell’asiatico.
-Come dicevo, lei è un eccellente diplomatico – risponde il Mandarino, porgendo la mano destra per farsela stringere.
L’Imperatore del Crimine stringe la mano del discendente di Genghis Khan, pensando:
“Meno uno”.
In un magazzino vuoto e abbandonato, le prime luci del giorno si fanno strada dalle finestre rotte. Illuminano molto blandamente una delle pareti, ed anche l’uomo in costume nero che vi si sta appoggiando. Si porta una sigaretta alla bocca.
-Volevi parlare o no, Shades ? – chiede Switch, il cui accendino illumina la figura tetra avvolta dall’impermeabile di pelle nera.
-Ti fidi di me, Switch ?
-Oh sì certo, come no. Hai provato ad ammazzarmi una mezza dozzina di volte, mi hai mentito ogni volta che hai aperto bocca ed usato per qualunque schifezza non volessi fare da solo… darei la mia vita per te – risponde il teleporta, rendendo assolutamente chiaro dal tono di voce di pensare l’esatto opposto.
-Sto parlando seriamente, Freeman. Ho bisogno che tu ti fidi di me, altrimenti siamo entrambi morti…o almeno, io lo sono metaforicamente parlando.
-Non sono dell’umore giusto per i tuoi giochi mentali del cazzo, Shades, il mio capo ha appena ammazzato un mio amico davanti ai miei occhi !!!
-Lo sai che cosa abbiamo in comune io e te, Switch ?
-Non ricominciare con le vecchie stronzate sul potere delle ombre…
-Siamo gli ultimi due membri fondatori della Villains LTD – scandisce chiaramente Shades, facendosi scappare l’accento tedesco come fa solo quando è frustrato.
-Marasso e Turbine sono morti e Pathfinder non si ricorda niente prima della settimana scorsa, okay, e allora ?
-E allora siamo gli unici che si ricordano di aver vissuto la creazione della Villains LTD. Gli unici ad aver conosciuto DeCeyt quando era solo un professore del New Jersey… ti sei mai chiesto come abbia fatto nell’arco di due mesi a creare una base di mercenari piena di tecnologia avanzata proprio sotto Fort Knox ?
-Aveva detto di aver usato i soldi guadagnati in tutti gli
anni in cui aveva organizzato il crimine del New Jersey, oltre ai soldi che gli
avevamo procurato noi distruggendo
-Andiamo Freeman, neanche tu sei così stupido. DeCeyt è un genio, ma non bastano l’intelligenza e i soldi per fare una cosa del genere in così poco tempo… servono agganci potenti, le persone giuste che ti possano coprire le spalle.
-Le avrà comprate – minimizza Switch, soffiando fumo nella direzione dell’uomo-ombra.
Shades aggrotta le ciglia, lasciando che il fumo attraversi la sua forma intangibile.
-O qualcuno le ha comprate per lui. Lo stesso qualcuno che
lo ha ricoperto di soldi per rifondare
-Ma per favore…
-Lo stesso che fornisce a DeCeyt il personale che non può reclutare personalmente. Non dirmi che non ti sei mai chiesto dove trovasse tutta quella gente che fa le riparazioni…
-In effetti mi ero chiesto chi fosse a riempire sempre i frigobar…. Okay, diciamo che me la bevo. Chi copre le spalle a DeCeyt ?
Shades apre la bocca per rispondere, richiudendola un istante dopo. Sembra combattuto sulla risposta da dare, o forse è combattuto sulla decisione di rispondere veramente.
Freeman lo conosce da tanto tempo, ormai, da capire che cosa significhi questa sua esitazione. E’ una situazione che ha già visto altre volte, ed anche se Shades non lo ammetterebbe mai e negherebbe la possibilità che qualcun altro lo capisca, è fin troppo chiaro.
Ha paura, quando risponde:
-
Switch lo fissa negli occhi… occhiali da sole… aspettandosi una qualche spiegazione. Invece l’uomo-ombra sembra meravigliato dall’aver veramente fatto quel nome, ma la tempo stesso felice di essersi tolto di dosso un peso enorme.
-Chi ? – domanda infine confuso Switch.
-Il più antico ente benefico del pianeta, il terzo più ricco del pianeta – risponde mortalmente serio Shades.
-La beneficenza finanzia DeCeyt !? Stiamo parlando dello stesso Augustus DeCeyt… Imperatore del Crimine, una taglia da venti milioni di dollari sulla testa…
-La beneficenza è solo una facciata.
-Mai sentiti nominare – alza le spalle Switch, spegnendo la sigaretta premendola contro un portale chiuso.
-La politica della Candor è di aiutare in misura uguale il meglio ed il peggio dell’umanità, nella convinzione che il continuo scontro tra le due qualità porti ad un continuo miglioramento del pianeta… ed una quantità potenzialmente infinita di affari d’oro.
-Come ci è finito DeCeyt in combutta con pazzi del genere ? Voglio dire sì, è un genio, ma perché interessarsi ad un professore del New Jersey ?
-Perché la sua famiglia ha avuto un peso notevole
all’interno della Fondazione nell’ultimo secolo.
-Tutto molto interessante, Shades, ma che cazzo c’entra con quello che sta succedendo adesso ?
-Ci sto arrivando. Come immaginerai le Ombre erano parecchio interessate alla Fondazione, ed io fui incaricato di studiarla per scoprire se la si potesse sfruttare per far pendere la sua bilancia dalla parte negativa. Dato che conoscevo già la famiglia DeCeyt, ero l’ideale.
-E cosa hai scoperto ?
Shades si guarda in giro, stringendo i denti. Poi si volta verso un muro, immergendosi per metà nella propria ombra.
-Questo posto non è sicuro per parlarne. Ricordi quel tunnel abbandonato dell’Uomo Talpa che hai scoperto il mese scorso ?
-Porca puttana, Shades, piantala di fare il paranoico e dimmi di che cazzo stiamo parlando !!! Shades ? Shades !!!
Switch sbuffa e si rimette la maschera, essendosi ritrovato da solo nel magazzino abbandonato.
-Odio quando fa così – commenta, prima di svanire in un portale di teletrasporto.
Novosibirsk, Russia
A centinaia di metri
sottoterra, un uomo in armatura scintillante si alza con difficoltà dal suo
trono metallico. Il suo cranio sembra sproporzionato rispetto al piccolo corpo
gracile che lo sorregge, e che si muove in modo innaturale come se quel trono
facesse parte della sua essenza.
Il Padrone del Mondo
e Gorgon distolgono lo sguardo, sebbene gli occhi di
quest’ultimo siano già schermati da spessi occhiali da sole. L’Artiglio Giallo
non sembra curarsene.
Persino Graviton, uno degli esseri più potenti del pianeta, è
costretto ad ammettere di essere affascinato dalla sua imponenza… e di dover
generare un piccolo campo antigravitazionale per allontanare una massiccia dose
di raggi gamma.
-Sei radioattivo –
nota.
-Io sono
-Non che mi
dispiaccia essere in libertà, sia chiaro, ma perché mi avete portato qui ?
-Abbiamo fatto molto
più di questo – interviene l’Artiglio Giallo – Appena hai messo piede in questa
base segreta, la mia tecnologia ha iniziato a curare i danni cerebrali causati
dalla tecnologia che i Vendicatori hanno usato per rubarti il controllo della
gravità…
-Un controllo che ti sto già restituendo a poco a poco .
-Solo uno dei
vantaggi dell’essere membro dell’Elite – conclude Gorgon,
avvicinandosi lentamente. Anche nel suo modo di muoversi c’è qualcosa di
innaturale.
-Ho già sentito
belle parole come queste, ma le alleanze tra super-criminali non funzionano mai – risponde Graviton.
-Tutti noi
all’interno dell’Elite abbiamo una visione personale di come vorremmo che fosse
-I visionari sono sempre considerati criminali, Graviton. Io ho un sogno…il sogno di una Terra abitata da
superuomini radioattivi che sotto la mia guida possano
raggiungere l’apice dell’evoluzione umana. Ma neppure un Dio come me può fare tutto questo da solo… no, persino
-Solo una domanda…se
tu conquisti il mondo, a noi cosa resta ?
-
-Non vedo cosa
c’entri un progetto con l’altro… non finireste con l’uccidervi a vicenda, una volta conquistato il mondo ? – protesta Graviton.
-Senza dubbio, ma tutti i nostri fini hanno un punto di partenza in
comune: l’eliminazione di qualsiasi potenziale avversario. Solo i membri
dell’Elite del pianeta potranno spartirsi le spoglie della carneficina che
verrà – chiarisce Gorgon parlando con voce suadente.
-E secondo te io cosa vorrei farne, del mondo ? –
chiede Graviton incrociando le braccia in segno di
sfida.
-Esercitare il potere assoluto dando sfogo a tutte più
sfrenate le fantasie edonistiche. Potrei offrirti offrirti il Sud America come tuo sterminato harem
personale.
-Ci sto – risponde
con un ampio sorriso Graviton, aggiungendo – Con chi
cominciamo ?
Antartide
Insomnia lascia cadere a terra il mantello
antiproiettile, asciugando il sudore sulla fronte e guardandosi attorno. La
vegetazione è fitta e soffocante, una giungla preistorica perfettamente
preservata.
-Avevo sentito
parlare di questo posto, ma anche dopo aver conosciuto Madcap
si fa fatica a credere ad una “Terra Selvaggia” sotto i ghiacci…
Un piccolo uragano
umano sta radendo al suolo tutta la vegetazione,
mentre una tempesta di raggi laser scava profondi solchi attorno all’altura
rendendola così completamente isolata non solo dal resto del mondo, ma anche
dal piccolo angolo di paradiso che la circonda.
-Ci voleva proprio –
si rallegra Speed Demon
fermando il disboscamento e togliendosi la maschera per respirare meglio in
quest’aria opprimente.
-Per toglierti dalla
testa il Flagello Nero ? – insiste Insomnia.
-Già. L’avevo presa
piuttosto male, ma con il licenziamento di Turbine sono l’unico velocista del
gruppo…si aprono un bel po’ di possibilità di carriera, non trovi ?
-Potremmo parlare di
qualcos’altro ? – chiede l’assassina con voce insolitamente umana.
-Almeno lui se l’è cavata con poco. Pensa se avessero messo anche nella sua testa tutti quegli aggeggi strani…se non fosse stato per il capo…
-Sembri parecchio fiducioso di un tizio che ha appena ucciso il tuo predecessore.
-Oh, che importa, se la sarà cercata…e poi lui è il capo, noi eseguiamo e prendiamo i soldi. Cosa c’è di meglio ?
Insomnia osserva il Laser Vivente volare in cerchi attorno alla radura spoglia, facendo piazza pulita di tutto ciò che la circonda. E’ un lavoro rapido e preciso, eseguito letteralmente alla velocità della luce.
Il Laser atterra, riprendendo un corpo umano, gonfiando il petto e sorridendo.
-Pensare che in questo posto faremo la storia del crimine !
“Eravamo anche noi così ?” si chiede.l’assassina, stranamente malinconica.
Lei si era unita alla Villains LTD subito dopo la sua formazione, affidando tutta la propria fiducia e le proprie speranze ad un uomo che aveva appena incontrato. Perché il Laser Vivente e Speed Demon avrebbero dovuto dubitare di Augustus DeCeyt, del resto ? Dovevano a lui la propria umanità. La propria vita. I propri guadagni. I propri sogni.
Non c’era davvero limite a ciò che quell’uomo poteva pretendere da lei, in cambio di quelle stesse cose ? Poteva dimenticare l’ordine di assassinare Pathfinder, o il grido di dolore di Turbine ? Era stato un suo amico. Un suo compagno. Un suo amante. DeCeyt lo aveva bruciato vivo, ed ora lei era ancora ai suoi comandi.
-Un lavoro eccellente, signori – si congratula l’Imperatore
del Crimine apparendo in un bagliore di luce dorata,
-Non ci ha ancora detto a cosa le serviva questo posto – nota Insomnia.
-
-Ah…credevo che fossimo sul fondo della Terra ? – chiede confuso il Laser Vivente.
-Volgari differenze di punti di vista, signor Park. Ho
riflettuto a lungo sulla posizione del nostro prossimo Quartier
Generale, ed ho capito che
-Allora perché attirare la loro attenzione ? – domanda Insomnia.
L’Imperatore del Crimine solleva
-Perché non potrebbe importarmene di meno.
I criminali amerebbero una spiegazione per questa enigmatica risposta, ma non aprono bocca avvertendo il terreno tremare sempre più forte. Né osano proferire parola quando di fronte ai loro stessi occhi increduli dalla terra e dall’aria stessa iniziano a formarsi blocchi di pietra, strutture d’acciaio, fili, cavi, ricevitori…
Come una gigantesca pianta rampicante, una nuova struttura nasce dal fango. Piano su piano, livello su livello, mattone dopo mattone, in meno di un minuto davanti ai loro occhi si staglia incrocio tra un tempio ed un anonimo complesso di uffici.
Alla fine della costruzione, l’aria attorno alla base si solidifica in una magnifica piramide di metallo argenteo. Su di un lato si imprime una lettera alta più di cinque metri, in uno scintillante colore viola…V.
-Signori e signora, vi presento il nuovo Quartier Generale della Villains LTD – annuncia con voce monotona l’Imperatore del Crimine.
Mentre il Laser ed il velocista osservano a bocca aperta il magnifico monumento al crimine, Insomnia si concentra su un altro particolare… DeCeyt non sta degnando nemmeno di uno sguardo la sua nuova creazione.
I suoi occhi sono solo per
Sottoterra
Switch si siede su una roccia e si toglie la maschera, asciugandosi il sudore sulla fronte. Shades non sembra avere problemi.
-Si muore dal caldo qui… - si lamenta il teleporta.
-Questa discussione non uscirà da questa caverna, ci siamo capiti ? – minaccia l’uomo-ombra.
-Arriva al punto e piantiamola con le stronzate…
-Vampiri.
-Cosa !?
-
-Dimmi che mi stai prendendo per il culo, Shades…
-La loro immortalità gli permetteva di mantenere dei tassi di interesse risibili su somme gigantesche. Si nutrivano del sangue dei loro stessi impiegati e dei clienti che non riuscivano più a pagare…spesso trasformandoli a loro volta in vampiri. Puoi immaginarti quanto furono feroci le lotte intestine… ed anche io mi ero dato da fare per far fuori più succhiasangue possibile. Mi erano simpatici, ma sai, il lavoro…
-E DeCeyt sapeva tutto questo ?
-
-Allora perché non lavoriamo per la “Candor LTD” ? Cosa ha bloccato DeCeyt ? – chiede Switch, che sta iniziando ad interessarsi parecchio alla vicenda. Non aveva mai veramente creduto alla favoletta del pavido professore, ma questo…
-Io, Switch. Le Ombre erano
convinte che DeCeyt avrebbe condotto alla rovina
-Aspetta. Un. Secondo – si alzò immediatamente in piedi Switch, meravigliato.
-Vuoi dire che hai concepito Eclisse per evitare che DeCeyt potesse prendere il controllo della Fondazione Candor ? Relegandolo così ad una posizione di secondo grado ?
-Esatto – sorride Shades.
-E DeCeyt…sapeva tutto questo ? Dall’inizio ?
-Non che l’abbia mai ammesso – chiarì Shades – E forse non si è accorto nemmeno di lei. L’incantesimo che l’ha generata non fu molto elaborato, ed hai visto da solo il risultato… speravo che, unendo il potere dell’ombra con la malvagità dei vampiri, Eclisse potesse ereditare un potere enorme. Insieme avremmo trasformato l’umanità in una massa di vittime della sofferenza eterna… ma hai visto che razza di inutilità abbiamo generato. Tutto quel potere, ed un solo raggio di sole rischia di ucciderla.
-Sai che cazzo me ne frega di tua figlia, Shades ! DeCeyt sapeva tutto questo… e ha continuato a farsi coprire le spalle dalla Candor…e ti ha tenuto nel gruppo ? PERCHE’ !?
-Perchè
-Vuoi dire che hai paura che DeCeyt scopra che cosa hai fatto in tutti questi anni ?
-Quanto puoi essere idiota, Freeman
!? DeCeyt si ricorda il nome
di vittime che mi sono scordato anch’io ! Il Flagello
Nero ha distrutto tutti i collegamenti di DeCeyt con
-Hai paura che non abbia più bisogno di te e ti faccia fuori – capì Switch. Sapeva che, se fossero stati visibili sotto quegli occhiali, gli occhi di Shades avrebbero rivelato quella paura che a stento riusciva a nascondere.
-No, imbecille, DeCeyt non ha
più bisogno di nessuno di noi. Ha
-Quindi che suggerisci di fare ?
Portargli via
Shades non risponde subito. Pesa bene le parole successive, perché sa benissimo che potrebbero comportare la scelta più difficile che abbia dovuto prendere.
-Suggerisco di eliminarlo prima che sia troppo tardi – risponde l’ombra.
Quartier Generale della Villains
LTD
Terra Selvaggia,
Antartide
All’interno della nuova costruzione, tutti gli agenti attualmente in attività (ed in vita) della Villains LTD si sono radunati di fronte ad uno schermo gigante ultrapiatto, parte integrante della nuova base.
Una giornalista sta mostrando l’immagine di un uomo robusto e dai capelli ad un passo dall’essere rasati a zero, mentre con sguardo e sorriso beffardi posa per una foto della polizia.
-…figlio del noto industriale Damon Dran, Diamond è era considerato un membro importante dell’organizzazione criminale “Villains LTD”. L’avvocato Matt Murdock ha commentato la decisione di Dran junior di costituirsi come “una crudele beffa ai danni del sistema legale americano”, dichiarandosi molto preoccupato per il rischio di corruzione dei giurati nel futuro processo. Tra i commenti più recenti la presa di posizione di Tony Stark, che ha recentemente invitato tutti “gli industriali e i cittadini con un minimo di cuore e di buon senso” a restare il più lontani possibili da qualsiasi prodotto dal marchio Dran; Il multimiliardario Justin Hammer si è invece dichiarato solidale con il giovane Dran, incolpando i mass media e “numerose aziende senza scrupoli” di strumentalizzare qualsiasi collegamento con criminali super-umani, “non importa quanto labili”. Non ci sono ancora dichiarazioni ufficiali da parte dell’accusa o della difesa, ma questo si preannuncia sicuramente come uno dei casi più spettacolari e controversi della storia legale super-umana. Trish Tilby, New York, a voi studio.
Nel cuore della nuova fortezza, nascosto sul fondo del mondo, Augustus DeCeyt osserva la sua nuova Sala dei Monitor adagiato sul suo trono-poltrona.
Miss Link entra con cautela nella stanza di cui nessuno possiede la chiave se non il suo stesso creatore. Cammina con reverenza, quasi ipnotizzata dalla rotazione velocissima di immagini sugli schermi.
-Signore, il Barone Zemo ha accettato di incontrarla personalmente domani mattina nel suo castello… devo spostare l’incontro del pomeriggio con Viper ?
-Non sarà necessario, miss Link, dubito di impiegare troppo tempo per convincerlo. Curioso, non trova ? Un tempo avrei dovuto supplicare per incontrarli, subire le loro angherie, soddisfare i loro ego sovrasviluppati. Adesso, nonostante i loro piccoli eserciti, ho io il vantaggio della paura.
-C’è altro, signore ?
-Vada pure, miss Link. Non ho bisogno di altro, da nessuno, in questo momento.
La donna accenna un breve inchino, voltandosi verso l’uscita…quando qualcosa la blocca. Ultima gerarca fedelissima ad essere sopravvissuta al Flagello Nero… ed ex Imperatrice lei stessa… Link potrebbe tranquillamente parlare a DeCeyt come a un suo pari, in questo momento.
Adesso, con la stanza illuminata dalla spettrale luce della Chiave, ha paura anche soltanto di aprire bocca.
-Imperatore, se posso permettermi…sono sei giorni che non mangia niente, e non dorme da quando è entrato in possesso della…
-Stavo pensando, miss Link… - riflette ad alta voce DeCeyt, interrompendo a metà entrambe le frasi. La donna non ha il coraggio di incalzarlo. C’è forse qualcosa, in quella luce zodiacale, che la spinge a considerarlo un dio più di quanto non avesse fatto finora ?
-Studio gli esseri umani da più di cinquant’anni, ed ancora il loro comportamento sfugge alla mia comprensione. Credevo si trattasse di un errore di metodo, che col tempo avrei affinato con un approccio totalmente scientifico ed obiettivo. Tuttavia…
La tensione è ormai insopportabile. Link si decide a chiedere:
-Tuttavia ?
Augustus DeCeyt osserva il mondo tramite la sua Sala dei Monitor, attraverso la gloriosa luce della Chiave dello Zodiaco. La sua voce è monocorde e priva della benché minima emozione, come lo è sempre stata… ma è chiaro che qualcosa è profondamente cambiato.
-Credo di non aver pensato abbastanza in grande, finora. Gli esseri umani sono chiaramente una specie intellettualmente inferiore per colpa delle proprie emozioni…ecco perché non ho mai descritto matematicamente la loro complessità. Le emozioni non sono parte integrante della mente umana, sono un virus debilitante.
-Un virus che qualcuno dovrebbe…curare ? – chiede perplessa Link…no, questo non è decisamente il DeCeyt a cui ha giurato fedeltà.
Un DeCeyt che sta esitando, con
un fuoco negli occhi sufficiente ad eclissare
-Mi lasci solo per favore, miss Link. Ho bisogno di pensare…
CONTINUA !